sabato 15 novembre 2008

Otocky


Disponibile solo nella patria del sol levante, Otocky viene concepito e disegnato dal genio di Toshio Iwai, creatore di Electroplankton per Nintendo DS e padre dell'ormai famoso sequencer Tenori-on. lanciato come esclusiva per il Famicom Disk System nel 1987, un anno ricco di importanti uscite come Metroid, Castlevania, Mega Man, Rad Racer e Final Fantasy, questo titolo come è facilmente intuibile rimarrà eclissato dietro il risonante successo di tali giochi che si riveleranno poi essere vere killer application capaci di portare le vendite del Nes alle stelle. pur non essendo stato un campione di incassi passati per Nintendo, a Otocky vanno invece riconosciuti altri meriti più importanti e cioè di racchiudere nei suoi pochi kb uno di quei semi dal quale si vedrà germogliare Rez, l'osannato quanto incompreso capolavoro di Tetsuya Mizuguchi e di rappresentare sostanzialmente il primo rhythm game atipico della storia, ibrido tra un classico shooter a scorrimento orizzontale e un generatore di musica random. in Otocky infatti il giocatore è chiamato ad assolvere un classico schema di interazione in cui facendosi strada tra i nemici è necessario dedicarsi anche alla raccolta degli item necessari (in questo caso piccole note musicali) al superamento dello stage, ma contemporaneamente - e qui risiede l'innovazione - si è protagonisti e diretti responsabili della propria esperienza audioludica dato che ad ogni pressione del pulsante corrisponderà una nota musicale diversa, come diverso ne sarà il suono e il "colore" a seconda dello strumento musicale che ci andrà a capitare. e in tutto ciò non sarà indispensabile alcuna conoscenza musicale: nel mondo di Otocky il suono è governato da una inflessibile legge aleatoria e da algoritmi preimpostati dall'autore, difficile dunque poter sbagliare intonazione o andare fuori tempo. pigiare semplicemente un tasto e concepire l'idea di stare creando un ritmo, seguirlo e modificarlo in base a stimoli propri suggeriti da una personale pulsazione istintiva o attraverso gli input che la sfida richiede per essere affrontata e superata rendono Otocky, proprio come lo sarà più tardi anche Rez, esperienze uniche e modi unici di concepire il divertimento in una sua raffinata forma sincretica, semplice tutto sommato, ma profondamente complessa nella idea di fondo che la anima e che potremmo riassumere in un solo ed esaustivo concetto: sinestesia.







Nessun commento: